Articolo apparso sul quotidiano "La Sicilia" del giorno 22 Giugno 2004.
"Salotto letterario" - Unicef e Progetto d'amore
Al grido dell'infanzia tradita, violentata, derubata non è estraneo
nemmeno il "Salotto letterario", consesso, in quel del Museo Diocesano,
di appassionati della bellezza, ideato e fondato dalla poetessa Dora
Coco, giunto, anche quest'anno, a chiusura delle proprie attività. Che,
pur essendo eminentemente letterarie, stavolta si dispongono alla
trattazione del tema "Nessuno escluso. Progetti d'amore, laici e
religiosi, a tutela dei diritti dell'infanzia". Un tema quanto mai
attuale, tenuto conto che pochi giorni fa si celebrava la "Giornata
mondiale contro il lavoro minorile" e molto si deve ancora fare per
garantire a tutti i bambini del mondo il diritto all'istruzione.
E' quanto rimarca con dovizia di informazioni, dopo l'introduzione di
Dora Coco e di don Santino Salomone, direttore del Museo Diocesano, il
dottor Vincenzo Lorefice, presidente del comitato provinciale di
Catania per l'Unicef, intervenuto in rappresentanza del presidente
nazionale, prof. Giovanni Micali: "Uno dei progetti che attualmente si
prefigge l'Unicef è quello di educare i bambini a prendere coscienza
dell'altro". In sostanza a rendersi conto dell'interdipendenza che, in
un mondo globalizzato, ha ciascuna nostra azione sulla vita di un
nostro simile che poggia i piedi su un altro punto del mondo. Da qui i
progetti scolastici di educazione allo sviluppo, e la più recente
proposta sul tema della discriminazione e dell'esclusione sociale che
l'Unicef intitola "Nessuno escluso".
"Impariamo dunque, da quali mani e con quali materie prime e a prezzo
di quali rinunce, sorprusi o sofferenze, vengono prodotti cibi e
oggetti di quotidiano utilizzo e partiamo da una corretta informazione
per potere poi operare nel segno della solidarietà": così la
giornalista Laura Silvia Battaglia, moderatrice dell'incontro che, ai
dati forniti dall'Unicef e da altre organizzazioni umanitarie sulla
mortalità infantile e sull'istruzione dei bambini nei paesi del Terzo
Mondo, fa seguire la presentazione del "Progetto d'Amore" della signora
Antonella Spartà Maugeri. "Un'ispirazione dello Spirito di Dio che ho
messo a servizio dei giovani più poveri che non avevano mezzi per
proseguire gli studi in seminario", dice la Maugeri. In sostanza, un
progetto cattolico per l'adozione a distanza di ragazzi della Diocesi di Simdega
(India) e di diocesi africane in Togo e Burundi, "benedetto" dal padre
comboniano Bruno Gilli e qui potenziato dalla vendita in beneficenza
del testo "Poiésis", di cui Laura Napoli ha letto con efficacia alcune
liriche, autore il defunto marito della signora Antonella, prof.
Giovanni Maugeri.
Esempio di un'azione virtuosa a sostegno dei diritti dell'infanzia che
ha trovato nel corso della serata in oggetto interlocuzione sensibile
nel più noto organismo dell'Unicef e che, nell'ormai quasi parroco don
George Valentine Kerketta di Birta, figlio adottivo della signora
Antonella, presente in sala, ha avuto la sua più commovente, riuscita
testimonianza.
(L.)
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